Ho scorto in libreria questo romanzo di uno dei miei autori preferiti ("Il mondo di Sofia", "La ragazza delle arance", ecc.). Ero proprio alla ricerca di una storia da raccontare ai bambini...Così ho iniziato a leggerlo a mia sorella. Risultato: le è piaciuto! Nonostante sia un libro per bambini, in realtà contiene riflessioni profonde (col tipico stile gaarderiano).
"Se tu abitassi in una valle profonda, e io venissi da un'altra valle simile alla tua, non potremmo arrampicarci, ognuno dal proprio lato, e prenderci per mano sulla cima di un'alta montagna?"... "Anche se i sentieri che portano alla vetta fossero molti, la montagna in sé sarebbe esattamente la stessa. E anche noi dovremmo essere simili, perchè ciascuno di noi sarebbe una specie di scalatore. Lassù, sulla cima, potremmo innalzare insieme un grosso cumulo di pietre; poi potremmo sederci e riprendere fiato dopo la lunga scalata. Per una volta potremmo permettterci di dimenticare i problemi del fondovalle: ce li saremmo lasciati dietro le spalle"..."Il punto non è solo da dove veniamo, ma anche dove andiamo..."
Pubblicato da
Laura
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domenica 12 agosto 2007
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