BOLZANO

La foto qui sopra è stata scattata pochi istanti prima dell’abbattimento del cervo nel parcheggio Mayr Nusser. È stata pubblicata - per documentare l’intervento effettuato - su www.ffbozen.it, il sito web dei vigili del fuoco volontari del Centro città, la cui sede si trova proprio all’interno del parcheggio, dove il cervo si era rifugiato al termine della folle corsa per le vie del Centro. Lo si vede sofferente per le ferite riportate, accasciato, sfinito. Inoffensivo. «Lo sguardo - commenta Claudio Calissoni della Lav - spezza il cuore. È una foto agghiacciante. Conferma in toto il fatto che al momento degli spari il cervo era accovacciato, tranquillo. E non era gravemente ferito. La postura contraddice in pieno la tesi dell’ufficio Caccia e pesca. C’era tutto il tempo per anestetizzarlo. E lo si poteva salvare, perché non era in pericolo di vita». La foto è stata scattata alle 12.42, «ossia - continua Calissoni - una decina di minuti prima che gli si sparasse (le 12.55, ndr). Il cervo era fermo lì da circa tre quarti d’ora. Sapevamo, per testimonianza di un fotografo, che si era seduto, ma non immaginavamo si fosse addiruttura accovacciato. Questo significa soltanto una cosa: era tranquillissimo». Inoltre, prosegue Calissoni, «come avevamo evinto dalle immagini scattate dopo la sua morte, le ferite erano superficiali. L’ungulato è rimasto fermo per decine di minuti. Fosse stato ferito seriamente, sul pianerottolo si sarebbe formato un lago di sangue, e invece in foto se ne nota solo poco. Il cervo si era soltanto provocato delle escoriazioni mentre correva sull’asfalto, visto che i suoi zoccoli sono morbidi, fatti per correre nel bosco. La foto verrà mostrata al professore universitario che ci sta assistendo per l’esposto presentato in procura».

Non mi interessa: che si mangi o non si mangi selvaggina, bisogna rispettare la legge. Sinceramente questo caso (e molti altri, come l'orso) mi fa arrabbiare molto.


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Pubblicato da Laura on mercoledì 30 luglio 2008
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Si calcola che ci siano almeno 33 mila Mustang in libertà e 30 mila in cattività in enormi recinti del Kansas e dell’Oklahoma. E quelli liberi arrecano danni sempre più gravi alle sorgenti di acqua, all’erba, alle piante, sottraendo cibo ad altri animali e mettendo a rischio specie in via d’estinzione come le tartarughe, gli uccelli del deserto e i montoni del Wyoming. Così, in nome dell’equilibrio ecologico e biologico, per la prima volta è iniziata, tra polemiche furenti, una campagna per l’eutanasia dei «mustangs».
Secondo il New York Times, che ha pubblicato foto impressionanti di elicotteri all’inseguimento dei cavalli selvaggi per spingerli nei «corral », i recinti per il bestiame, l’alternativa potrebbe essere il controllo delle nascite. Il giornale ha citato Jay Kirkpatrick, un altro scienziato: «Abbiamo le tecnologie necessarie—afferma — ma non le finanziamo né adoperiamo adeguatamente». Hiner dell’Ufficio federale lo contesta: «Al momento, siamo in grado di sterilizzare una puledra solo per due anni, ed è impossibile sterilizzarle tutte». La maggioranza degli americani sembra schierata per i «mustangs», e se a settembre, quando sarà chiamato a pronunciarsi, il Congresso approverà l’eutanasia, potrebbero esserci degli scontri. Nel 2001, quando emersero episodi di maltrattamento dei cavalli, l’Ufficio federale fu vittima di un attentato: il Fronte di liberazione della terra, un gruppo rivoluzionario verde, mise una bomba in un suo locale.

Io non conosco certo la situazione e non ho gli strumenti per proporre una soluzione. Dai miei studi posso solo dire che regolarmente, da quando è nata la vita sulla Terra, si sono verificati "eccessi" nel numero di specie, e questo succederà sempre, soprattutto se la popolazione mondiale continuerà ad aumentare. Le estinzioni naturali sono normali, l'uomo, grazie alle sue tecnologie e intelligenza (purtroppo l'uomo usa spesso la tecnologia senza la testa) dovrebbe arginare i problemi e soprattutto prevenirli. Io, ripeto, non conosco la situazione, ma mi sento di dire quello che farei: non alleverei più i cavalli, o meglio non li sfrutterei così tanto, tenendo addomesticato il numero sufficiente. Piuttosto li lascerei allo stato brado: se il loro aumento causa l'estinzione di altre specie forse è giusto così. Comunque andrebbe fatta un'accurata analisi del sistema ecologico, considerando le componenti biotiche e abiotiche. Mi rendo conto anch'io che la sterilizzazione è una follia (ricordo il caso del nostro Scoiattolo comune, Sciurus vulgaris: soluzione non fattibile).

Sono profondamente affascinata dal mondo del far west e dei cavalli selvaggi, a tal punto che uno dei miei sogni nel cassetto è andare in America a studiarli...quindi sono di parte e soffro quando vengo a sapere che anche solo uno di loro viene ucciso.


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Pubblicato da Laura on
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Sabato 2 agosto in tutta Italia, ad eccezione di Palermo dove si svolgerà al Parco della Favorita il 15 agosto, sarà celebrata la festa Rom di Ilindan (giorno di Elia) - Alindjun (giorno di Alija). Tale ricorrenza rappresenta una delle più grandi feste Rom, durante la quale la mattina i cristiani festeggiano il giorno di Elia, mentre il pomeriggio i mussulmani festeggiano il giorno di Alija, e lo fanno uccidendo una pecora o un montone, con un taglio della gola e senza stordimento.
Noi della LAV abbiamo chiesto alle Autorità prefettizie di riunire, così come previsto dalle norme, i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza, al fine di prevenire e contrastare il più possibile uccisioni di ovini o caprini senza stordimento (per autoconsumo è permessa l’uccisione fuori dagli impianti autorizzati), cessione di carne a terzi, trasporti illegali, provenienze illegali, in particolare nei giorni antecedenti la festa – precisa Gianluca Felicetti, presidente della LAV – La normativa impone inoltre che la macellazione rituale senza stordimento possa essere eseguita solamente nei macelli, e in particolare in quelli specificatamente autorizzati, poco più di un centinaio secondo i dati del Ministero della Salute.
Noi della LAV Invitiamo tutti i cittadini che dovessero avere notizia o essere testimoni di uccisioni improvvisate a chiamare immediatamente il numero di qualsiasi forza di polizia per un pronto intervento – conclude Felicetti – Al Parlamento e al Governo, benché la LAV sia contro tutte le macellazioni di animali, chiediamo di seguire l’esempio normativo di Paesi come Svizzera, Svezia e alcune regioni dell’Austria, che non permettono la macellazione senza stordimento, ritenendo preminente la pur relativa protezione degli animali su precetti religiosi confliggenti con la morale pubblica”.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI:

-L’uccisione di animali con macellazione rituale, ai sensi dell’articolo 2 comma 1 lettera h) e dell’articolo 5 comma 2 del Decreto Legislativo 333 del 1998 deve avvenire solo in macelli autorizzati all’effettuazione della macellazione rituale, con esclusione assoluta – a prescindere dal consumo familiare o a fini commerciali – della possibilità di procedere al di fuori di questi impianti dove, ai sensi dell’articolo 9 comma 2 del Decreto Legislativo citato, la macellazione è permessa solo per consumo familiare ma con stordimento obbligatorio per le specie ovina e caprina e, quindi, non per la macellazione rituale.

-L’articolo 20 del Decreto Legislativo 286 del 1994 prevede che chiunque proceda alla macellazione degli animali, al sezionamento o al deposito delle carni in stabilimenti non riconosciuti o non autorizzati è punito con la pena dell’arresto fino a due anni o con l’ammenda fino a 60mila euro.

-L’articolo 544 bis del Codice penale sanziona con la reclusione da tre a diciotto mesi chi cagiona la morte di un animale per crudeltà o senza necessità, al di fuori delle leggi speciali sulla macellazione.

E a proposito di montone...E' più utile se non viene mangiato!

L'urina di montone potrebbe essere un'arma efficace contro l'effetto serra.
Un'azienda di trasporti pubblici britannica sta sperimentando una nuova tecnologia che utilizza l'urea ricavata dal liquido fisiologico delle pecore per ridurre la quantità di ossidi d'azoto inquinanti emessi dagli scarichi dei propri autobus.
Stagecoach, questo il nome della società che gestisce numerosi autobus nelle città del sud dell'Inghilterra, ha montato un serbatoio contenente l'urea di montone nel motore di uno dei suoi autobus di Winchester.
Il liquido viene spruzzato sui gas di scarico del veicolo. L'ammoniaca contenuta nell'urea reagisce con l'ossido di azoto e lo trasforma in acqua e idrogeno, i quali vengono emessi sotto forma di vapore.
''E' una nuovissima soluzione per ridurre l'inquinamento e siamo sicuri che funzionerà. Non c'è nulla di cui preoccuparsi, non chiederemo ai passeggeri di lasciarci un campione di urina, né installeremo un montone sul retro dell'autobus'', ha dichiarato Andrew Dyer, direttore di Stagecoach.
Il progetto ha ricevuto l'appoggio dell'autorità locale dell'Hampshire e l'autobus è entrato in funzione il mese scorso.
L'urina viene raccolta dalle società produttrici di fertilizzanti e poi trasformata in urea pura.


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Pubblicato da Laura on
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Ha vinto il Premio Strega questo ragazzo di soli due anni più vecchio di me. Non solo: chi se lo aspettava da un un dottorando di fisica? Dai, non ditemi che non l'avete pensato. Le materie scientifiche rendono sterili, incapaci di emozionare?
A quanto pare Paolo ce l'ha fatta, e io ho letto il libro tutto d'un fiato. A volte mi sembrava di vederlo in uno dei due personaggi principali, poi, il dramma che racconta mi ha distolto, ricordandomi che mettiamo molto delle nostre vite in quello che scriviamo, ma molto non è tutto. Una storia che a volte infastidisce, a tratti scuote e in altri ti lascia freddo, impotente. A volte ti consola, perché pur essendo molto diverso dal tuo vissuto, è comunque diverso. I drammi delle persone cambiano, ma sono sempre drammi, e si ha bisogno di sapere di non essere soli (anche se è solo un romanzo...). Riporto, come ormai è abitudine in questo blog, alcuni passi, che un po ho sentito miei:

Sua madre abbandonava spesso le frasi a metà, quasi ne scordasse la fine mentre le pronunciava. Quelle interruzioni lasciavano nei suoi occhi e nell'aria delle bolle di vuoto e Mattia immaginava ogni volta di farle scoppiare bucandole con un dito.

"E' l'unica cosa che so fare"disse lui, piano. Avrebbe voluto dirle che studiare gli piaceva perché puoi farlo da solo, perché tutte le cose che studi sono già morte, fredde e masticate. Avrebbe voluto dirle che le pagine dei libri di scuola hanno tutte la stessa temperatura, che ti lasciano il tempo di scegliere, che non fanno mai male e che tu non puoi far loro del male. Ma rimase in silenzio.

C'era uno spazio comune tra di loro, i cui confini non erano ben delineati, dove sembrava non mancare nulla e dove l'aria pareva immobile, imperturbata.

Poi pensò che era la cosa più naturale del mondo e che proprio per questo lui non ne era capace.

"E come? L'avrò sempre lì, sotto gli occhi."
"Appunto" disse Mattia. "E' proprio per questo che non lo vedrai più."

C'era stata una volta e ce n'erano state infinite altre, che Alice non ricordava più, perché l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da lì evapora in fretta.

Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.

Ormai l'aveva imparato. Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante.


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Pubblicato da Laura on lunedì 28 luglio 2008
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Sono contenta della notizia di Gigi di prendere un altro Bovaro del Bernese alla quale farà fare i cuccioli! So che è troppo presto parlarne, ma l'idea è esaltante...sia di avere un'altra cucciola che mi fa le feste quando vengo, sia l'idea della truppa di cuccioli che verranno! E magari potrei prendergli un cucciolo per fare pet therapy... ;)
Non resistevo a tenere per me questi video che ho trovato su youtube:




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Pubblicato da Laura on venerdì 18 luglio 2008
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Pubblicato da Laura on
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Rubo dal post dell'Elisa per segnalarvi questa bella iniziativa: la LIPU ha creato una linea di peluche, per sensibilizzare la gente sul problema della conservazione del passero, che negli ultimi anni ha subito un declino (segno di un quadro instabile della salute del nostro pianeta, poiché il passero lo troviamo dappertutto, quindi se lui è in difficoltà...beh, lo siamo anche noi). Oltre ai peluche sull'avifauna italiana che si possono acquistare (che riproducono il canto!), sul sito della LIPU potrete trovare anche altri bellissimi oggetti come le audiocassette che riproducono i canti degli uccelli, l'orologio e tanti altri! Molto interessante, e per la sottoscritta è quasi d'obbligo farlo al più presto, il censimento dei passeri attraverso una scheda scaricabile dal sito: un modo semplice che vi occupa solo una mezzora, che aiuta la LIPU, che può essere un momento per rilassarsi e per riflettere, un momento sicuramente piacevole per chi come me che ama stare into the wild!


E ora la storia appassionante del delfino Andrea, che si sta aggirando al largo della Riviera romagnola, è lungo 2 metri e mezzo, ha pochi mesi ed è uno dei 91 delfini al mondo "lone sociable": esemplari solitari e socievoli, che pur nati e cresciuti in libertà imparano a giocare e a intrattenersi con l’uomo. Purtroppo per noi e per fortuna per Andrea, la fondazione Cetacea e i sub della società Gian Neri di Rimini, hanno informato le persone sul corretto comportamento da parte nostra, ad esempio stare per un tempo limitato con loro ma soprattutto non dargli da mangiare, poiché non imparerebbe a procacciarsi il cibo da solo.
Vi lascio con questo video commovente (anche solo per il fatto che hanno scelto "With or without you"!). Magari domenica vado a cercarlo!...Certo che è difficile anche per una "del mestiere" trattenersi e mostrare un corretto comportamento nel caso capitasse un incontro...abbiamo cuore ed emozioni ;)


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Pubblicato da Laura on
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DANZA | Bahok di Akram Khan

Londinese di origini bengalesi, Akram Khan è la star che ha cambiato il panorama della danza contemporanea internazionale. La sua idea di danza multiculturale scaturita dalla fusione del contemporaneo occidentale con il kathak indiano, ha portato alla luce un autore unico, la cui realtà guarda a Oriente come a Occidente. Lo spettacolo "Bahok" è su questa linea: un ponte tra cinque elementi della sua compagnia londinese e quattro ballerini classici provenienti dal Balletto Nazionale Cinese alla ricerca di una lingua del corpo universale, di una liaison possibile e auspicata tra est e ovest.

Ieri sera siamo andati a vedere questo spettacolo. Personalmente non mi è piaciuta la scenografia, forse, come dice Piero, perché si meritavano un teatro invece che una piazza rumorosa per definizione. Comunque bravissimi, ognuno con il suo stile...e la danza mi manca! Non vedo l'ora arrivi settembre!!!
Stasera cinema in piazza...vado a rivedere il "Favoloso mondo di Amelie"...a Bologna non ci si annoia mai!


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Pubblicato da Laura on martedì 15 luglio 2008
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E pensare che un tempo c'era la malaria...ma grazie alle bonifiche...

Il parco naturale della Maremma sorge dal 1975 su quella che un tempo fu la tenuta di Alberese, dalla quale si accede, e si estende, su una superficie di circa 98 kmq.
Ad est il parco è delimitato dai monti dell'Uccellina e dalla SS1-Aurelia. All'interno del parco sfocia il fiume Ombrone che materialmente divide in due il parco. Lungo il percorso che porta alla sua foce sono visibili aironi, cormorani, cavaliere d'Italia, e tanti altri.

Quest'angolo di Maremma è stato usato fin dal primo medioevo come baluardo contro le scorribande saracene, innalzandovi, a cura degli Aldobrandeschi prima e dei Cavalieri di Malta e di Cosimo dei Medici poi, diverse torri di avvistamento. I cinghiali, simbolo di questo parco e più in generale di tutta quest'area, sono tutt'altro che estinti. A tal proposito consiglio, a chi soggiorna dal 30 giugno al 29 luglio (i giovedì-venerdì-sabato-domenica), la sagra del cinghiale, con un ottimo spezzatino. Ottimi comunque in tutti i ristoranti della Maremma i ravioli alle verdure conditi con ragù di cinghiale. 

Parentesi ecologica: 
In alcune situazioni locali un’eccessiva presenza del Suide può essere determinante nel provocare una contrazione numerica delle popolazioni di Gallo forcello (Tetrao tetrix), Fagiano (Phasianus colchicus) e Pernice rossa (Alectoris rufa) per predazione delle uova. La presenza della specie nei territori maggiormente interessati dalle produzioni agricole crea un forte impatto sulle coltivazioni per prelievi diretti a fini alimentari di numerose essenze e per il danneggiamento dovuto all’attività di scavo. Tale fenomeno raggiunge spesso dimensioni considerevoli; sino all’80% dei fondi a disposizione delle Amministrazioni provinciali per far fronte all’impatto causato dalla fauna selvatica sulle attività antropiche di interesse economico vengono infatti annualmente destinati per il risarcimento dei danni causati dal Cinghiale.
 Secondo una stima orientativa e largamente approssimata sul territorio nazionale sarebbero presenti non meno di 500.000 capi. 
Chiusa parentesi.

Per gli amanti della natura è il posto ideale per trascorrere le vacanze al mare! Il percorso dal luogo dove soggiornavamo (una casetta affittataci dalla signora Teresa, una persona molto cordiale e simpatica) alla spiaggia, attraversa un ambiente selvaggio, che ricorda la savana africana. Preferibile all'auto è l'utilizzo dell'autobus, gratuito dal paese alla spiaggia; ancora meglio la bicicletta, poiché c'è un apposito percorso e ci si può fermare a fotografare gli animali. Quali animali? Vacche maremmane, cavalli maremmani, daini, cinghiali, volpi, tassi.
Addirittura da qualche anno dicono si torni a rivedere il lupo...Da Alberese si può visitare i Parco attraverso il percorso faunistico e floristico, attraverso sugherete e altre piante dall'intenso profumo. 
Una spiaggia stretta e lunga, che si porta con sè come in una composizione artistica, i bianchi rami e le grosse radici della pineta retrostante di Marina di Alberese. 


E' consigliato vedere la folcloristica Merca del bestiame che si svolge annualmente a metà agosto presso l'Alberese e durante la quale i Butteri maremmani procedono alla marcatura del bestiame ed alla doma di cavalli "selvaggi". 

Che dire...un angolo di Toscana che non conoscevo...mi manca il sole accompagnato sempre dal vento...lo stesso vento che muove i crini dei cavalli...

Grazie e un grosso abbraccio a chi mi ha fatto conoscere questo posto stupendo!

Sulla barra laterale, su flickr, potete vedere alcune foto. Per la seconda parte dovete aspettare perché me le manda mia sorella appena torna.



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Pubblicato da Laura on
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