" Francesco ha 26 anni e mi chiede qual'è secondo me la differenza tra le nostre generazioni: quella dei ventenni come lui e quella dei quarantenni come me...
A parte il comune denominatore della droga, questa: noi credevamo, Francesco. Credevamo alla vita come arte...
Domandati, Francesco, a chi serve questo "pollaio-dance"? Chi ci guadagna se i soldatini del ballo-sballo vanno a morire il sabato sera, magari con la macchina di papà?
Noi siamo morti per molti libri e molti rock. Voi per niente. Per arricchire gli spacciatori.
Se fossi in te, Francesco, sarei incazzato come una iena. Non uscire sabato prossimo, resta a casa e leggi un libro. Ricomincia da dove noi abbiamo finito. E' facile.
C'è una siringa come segnalibro."

"Fulvio dice che non gli piace essere nato nel 1980 perchè era meglio se nasceva nel 1950 così si faceva il '68. Mi dispiace Fulvio, il '68 ti si sarebbe fatto. Potevi nascere nel '40 nel '50 nel '60 o nel '70, ti sarebbe toccata sempre la stessa pappa...
Tutte uguali le generazioni. Scontro genitori-figli. Finta rivoluzione sociale con canne e musica alternativa. Matrimonio e figli. Domenica, pranzo dalla suocera. Depressione, insoddisfazione e poi si ricomincia.
Fulvio? Questa volta fai la parte del genitore conservatore. Tieniti il tuo 1980 che in fondo non faceva così schifo. Adesso vai in cucina, chiama i tuoi amici e fatemi un bello sciopero generazionale.
Il mio, con due cucchiaini di zucchero."

Pubblicato da Laura on domenica 12 agosto 2007
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