Prendo degli spunti dal romanzo che sto scrivendo, che la descrivono dal punto di vista di Inky, la sua amica. Perché scrivo queste cose? Perché amo la "teoria della mente", e i cani sono miei amici, come lo è un umano. Perché non mi fermo allo spessore dell'apparenza, e la comunicazione, che sta alla base di qualsiasi rapporto, non è solo umana. Nella prossima vita potrei essere un cane...ma anche in questa vita posso pensare di esserlo e giocare con la loro percezione della realtà. Non obbligo nessuno a leggerlo, semplicemente è l'unica cosa che riesca a fare al momento. E' uno sfogo. Passerò qualche ora con l'altro mio cane, perché solo lei può darmi quella sensazione di tranquillità e riportarmi in una dimensione dove la morte è naturale (ringrazio Daniel per la riflessione).

"Dopo poco feci conoscenza con la Cosa. La Cosa era grande come me e scodinzolava. Lei mi aveva portato su un morbido tappeto verde e io ero contenta, perchè sapeva di buono e ci potevo fare la pipì. Lei mi diede un oggetto lungo e rosso dove io potevo infilarci il muso e che potevo mordicchiare: decisi che era mio e che non avrei mai dimenticato quell’odore. Decisi inoltre che la Cosa l’avrei chiamata Fagotto...
...e mi diverto a passare vicinissimo al Fagotto, che ci vede poco e si spaventa! Ogni tanto mi rincorre e mi abbaia, e allora io rallento, così anche Fagotto si diverte…dorme troppo quel Fagotto!
.. le strofino il muso sulle gambe, vocalizzo, e corro felice sull’erba e poi dentro le aiuole…ma non la perdo d’occhio! C’ sempre Fagotto tra le zampe…ma io sono più alta! Eheh!
.. Nonostante tutto ho ancora la forza di ringhiare quando Fagotto si avvicina alle mie cose…sono possessiva! E Fagotto è furba…dice che non ci vede…ma ci vede benissimo però quando si tratta di rubare della pappa! Che canaglia! Un po’ mi piace, perché quando sono arrivata mi sembrava tanto stupida, conoscendola meglio però mi accorgo che è furba e ho iniziato a stimarla…ogni tanto ci gioco assieme, mi fa tenerezza...
...Stasera mi sentivo un po’ meglio e ho iniziato a correre per il giardino come una matta (cercando di coinvolgere nel gioco Fagotto…ahimè, operazione fallita)...
...La sera è il momento più bello perchè mi fanno entrare in casa e allora mi sfogo con Fagotto! Settimana scorsa però devo aver combinato una cosa grave: ero ai piedi di Giancarlo, sul mio pile. Fagotto si è avvicinato e io l’ho guardata per farle capire che non le conveniva...ma lei ha ignorato il mio segnale e così, presa da un raptus di gelosia perchè lei può salire sul divano e io no solo perchè sono più grande, l’ho attaccata e per sbaglio ho preso la cosa più sporgente che ha: l’occhio! Ha iniziato a sanguinare e io mi sono anche impressionata perchè io sono, come la mia padrona, sensibile a sangue, punture e tutto quel che segue! Così ora mi tengono fuori anche la sera, per evitare che Fagotto perda anche l’altro occhio. Mi mettono dentro solo quando la Signora va a dormire con Fagotto: la tiene lontana da me, come se fossi un lebbroso! Comunque io volevo dire solo due cose: 1) non ci vedeva neanche prima! E con degli occhiali da sole sarebbe anche più glamour e meno bruttina 2) non l’ho fatto appostaaaaaaa!!! Giurooooo su di Lei! Non volevo! Mi dispiace! Mea culpa mea culpa!
DAl punto di vista di Maia, la shitzu mia fedele cliente:
Uno me lo ritrovo subito davanti: è piccolo come me, ma se io ho il muso un po’ schiacciato, Goffa si è scontrata con un tir!

Pubblicato da Laura on sabato 13 settembre 2008
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1 Responses to Raccontano di me

  1. Anonimo Says:
  2. é bellissimo,bravissima...non sapevo che stavi scrivendo un libro...una bella sorpresa,complimenti,non vedo l'ora di leggerlo...by Andrea