Carissimi, intanto vi ringrazio tutti del sostegno. Il veterinario semplicemente ha ribadito che è vietato seppellire un cadavere in terreno non di proprietà, vicino a falde freatiche, per la salute pubblica. Al telefono non poteva...quando sei sotto choc non vai a pensare all'ovvio! Oltretutto Olivia è stata "aperta", e ora ha i punti di sutura, è ghiacciata in cella ed è infettiva. Terza cosa, quando capita un decesso durante un operazione va denunciato; la prassi è poi di venire a prendere la cella e cremarli. Me l'ha chiesto, ma non ho voluto vederla. Mi sono fatta spiegare il motivo dell'infezione: durante il calore la cervice è aperta ed entra tutto, anche da una foglia d'erba. Quindi queste infezioni non sono inusuali. Quando si è richiusa il batterio è rimasto dentro e ha dato infezione, che in gergo si chiama "piometra". Dice che il cuoricino non ha proprio retto, era cardiopatica, e aveva già 10 anni: troppe variabili.
Penso che le ho fatto il bagnetto settimana scorsa...e me la voglio ricordare così: puzzona e divertente, che grugnisce mentre la gratto.
Con questo chiudo la storia. Rimarrai sempre nel mio cuore, il tuo ora batte nel mio.

Congedo:

FAGOTTO, ovvero OLIVIA

"Cara Laura, oggi è il 13 settembre. Sono morta in questa mattina piovosa. Stamattina non sono riuscita a farti le feste, scusami. Poi tu mi hai messo a terra e mi hai dato i finti schiaffetti e mi hai fatto dmenticare per un po’ i dolori. Non so cosa mi sia successo, da un po’ non sto bene. Signora mi cura tanto, e io ho paura, una paura matta di morire. Oggi mi hai portato nell’uliveto e mi hai elogiata quando sono riuscita, con le mie ultime forze, a fare la cacca. Poi mi hai adagiato in auto e siam partite. Ero visibilmente preoccupata. Inclinavo la testa da una parte all’altra in risposta alle tue dolci parole e cariche di speranza. Siamo entrati in quella stanza e ho capito. Mi sono rifugiata sotto la tua sedia, e a niente servivano le tue coccole e e tue parole rassicuranti. Lo sapevo, non sono una bambina. Lui ha aperto la porta, io non volevo entrare. Lui mi ha adagiato su quel tavolo freddo, incubo di ogni cane, tu continuavi ad accarezzarmi e io mi avvicinavo sempre più verso il bordo del tavolo, vicino a te. Continuavi ad accarezzarmi e sentivo le tue carezze farsi diverse mano a mano che Lui ti parlava. Poi mi hai detto: “ciao piccola, dai che poi starai bene”, e con quell’aria sempre gioiosa anche se sei appena scampata da un uragano che ha ucciso tutta la tua famiglia e distrutto la tua casa, esitando nel chiudere la porta ti sei voltata per un ultimo sguardo...ma mi avevano già spostata."

Pubblicato da Laura on sabato 13 settembre 2008
categories: edit post

4 commenti

  1. Gigitaly Says:
  2. Non c'è molto da dire. Lo hai già detto tu.

    C'è una grande lezione nell'eterna samsara, nella danza di vita e di morte tra Olivia e Inky tra Juliette e Blue.

    Nulla cancella lo sguardo di Juliette nessun dolore cancella la gioia di Blue ed è così, ce li ricorderemo tutti per quello che erano e ne ameremo sempre di nuovi perchè sempre unici.

    Un abbraccione.

     
  3. Elisa Says:
  4. ho letto solo ora tutti i post, mi dispiace tanto!!!! è bellissimo tutto ciò che hai scritto, olivia resterà sempre olivia. un abbraccio forte forte forte a te e alla tua mamy

     
  5. Anonimo Says:
  6. Mi sono venuti i brividi leggendo la "lettera". Davvero, ho gli occhi lucidi. Un bacio!

     
  7. ...mi dispiace tanto..
    un abbraccio fote forte!!!
    ciao!!!!