Dopo aver comunicato la notizia a mia madre siamo andate alla Clinica di Salò, dove, forse per lo stato emotivo del momento, ho risposto male al medico. Dice che martedì sera, al momento della visita, aveva la cervice chiusa e non si poteva vedere niente. "Gli animali non parlano, noi possiamo solo andare per ipotesi" mi ha detto. E poi stranamente non beveva, mangiava, faceva le feste: era sempre lei.
Volevamo prenderla e seppellirla in giardino.
Il veterinario non ce la da.
Dice che è in cella.
Non ce la può far vedere.
Ma: cosa le è successo?
Non vuole spiegarcelo al tel.
Vuole che io vada da lui per parlarmi.
Così mio fratello adesso mi viene a prendere e mi accompagna.
So che gli hanno fatto fibrillazione, intubazione, di tutto! Cosa deve ancora dirmi?è infettiva? Ho paura. Io non la voglio in casa, va bene la fossa comune. Ma perché vuole parlarmi, quando stamattina ha detto che c'era poco da dire?
Pubblicato da
Laura
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sabato 13 settembre 2008
Ero rimasta un po' indietro con il blog, ma ora recuperato leggendo d'un fiato tutti i tuoi ultimi post.
Sono sconvolta per Olivia: mi dispiace tantissimo, davvero. E immagino anche lo stato d'animo di tua mamma, che - come te- le era particolarmente legata.
Stalle vicino, è la cosa migliore che tu possa fare. Spero che vi diano spiegazioni decenti al più presto, e che ve la lascino seppellire dove volete voi.
Altra cosa: il romanzo che scrivi sembra davvero bello...ovviamente sai che dovrai ricambiare il favore e farmelo leggere, VEEEEERO?! :D
Un abbraccio, ti sono vicina!