Leggendo libri, riviste, ascoltando Mainardi..."conoscevo"la storia di Washoe.
J.Goodall ha iniziato a fare ricerca negli anni'60 per dimostrare che gli scimpanzè provano emozioni come l'uomo. Ora Jane si occupa del progetto "Roots&Shoots", per aiutare nella conservazione dell'habitat e nello sviluppo sostenibile della popolazione umana che vive in Africa.
I Gardner hanno lavorato con Washoe, che conosceva 250 segni dell'alfabeto dei non udenti, ma probabilmente non li usava come linguaggio.
Mi chiedo se il solo piacere della ricerca abbia veramente oggi un senso; l'uomo a volte si spinge troppo oltre, esige troppo dagli animali, quando gli animali non hanno le nostre necessità, e per quanto siano simili all'uomo, non dobbiamo aspirare a renderli uguali o farci illusioni al riguardo.
Sicuramente c'è qualcosa di estremamente affascinante nello studiare altre specie animali così vicine geneticamente all'uomo, ma penso che questo nuovo secolo abbia un' urgenza: la CONSERVAZIONE, e non per evitare l' estinzione di specie antropomorfe, ma evitare semplicemente l'estinzione delle specie solo per il fatto che sono animali.
(scusate: Laura naturalista e Laura biologa hanno qualche diverbio ogni tanto e vi faccio partecipi!)
Pubblicato da
Laura
on
venerdì 2 novembre 2007
mi dispiace molto che sia morta, ma per curiosità chi era esattamente?
ah...anche a me dispiace molto che sia morta...
tanto...
comunque anche in MY SELF si scontrano la carmen hindu e la carmen cristiana,si scontrano la parte jane asher e la parte pattie boyd, la parte linda etc...
si scontrano anche la parte ghandi e la parte che guevara.
ma alla fine, Ghandi ha sempre la meglio.
ciao
in questi giorni stavo leggendo un libro sulla storia di questo scimpanzè realmente in grado di comunicare non ho ancora finito il libro e purtroppo scopro adesso che è morta trovo che la ricerche sugli animali siano nella maggior parte dei casi disumane ma non in questo caso washoe è stata sì studiata ma da persone competenti che sono riuscite a farla sentire membro di una famiglia capendola e cercando di renderla felicie nel limite della situazione trovo che esperimenti come questi non siano nocivi alla specie animale