Si tratta della raccolta di un diario che una casalinga argentina ha pubblicato sul suo blog.
Il libro non mi ha convinto molto: le scene di vita quotidiana sono portate all'esasperazione e di realistico, a mio parere c'è solo lo spunto, il resto è fantasia, che andrebbe anche bene, ma è forzatura comica che spesso scade nel troppo volgare o nel deprimente (più che ridere, a volte rimanevo basita e non sapevo se piangere).
Alcune trovate sono comunque divertenti, un buon libro da leggere in vacanza, sotto esami o quando si è tristi (come guardare i Simpson e convincerti cher hai una famiglia migliore).
Tuttavia è un libro che non terrei nella mia libreria: manca un buono stile e, scusate se sono all'antica, ma un libro deve emozionarmi per piacermi. Per intenderci, se facessero un film su questo libro si avvicinerebbe al genere di Boldi e De Sica :/ .
Molto meglio leggere "Margherita Dolcevita" di S. Benni, molto ironico e leggero e che fornisce parecchi spunti di riflessione.
Riporto un frammento che non dà l'idea del libro perchè è l'unica parte semiseria in mezzo al restante delirio (!), ma volevo condividerlo con voi:
La colpa di tutto è dei genitori
Esistono solo 4 tipologie di persone:
1. i prepotenti
2. gli invadenti
3. i distanti
4. i piagnucoloni
In altre parole, uno dei tuoi genitori, quando sei piccolo, ti succhia l'energia - chiedo scusa - attraverso una delle quattro tecniche sopraelencate. A quel punto tu cominci a difenderti usandone un'altra, che ti resta addosso per la vita. Per ogni meccanismo che risucchia energia ce n'è un altro che cerca di impedirlo. Per esempio:
Genitore prepotente + figlio piagnucolone
genitore invadente+ figlio distante
genitore piagnucolone + figlio prepotente
genitore distante + figlio invadente
Ora provate a fare l'albero "patologico" della vostra famiglia!
Pubblicato da
Laura
on
domenica 30 settembre 2007
Avevo sentito parlare di questo libro ma sinceramente non sapevo di che si trattasse...e non mi hai fatto venire molta voglia di approfondire! :P Anch'io, come sai, sono del parere che un romanzo, per piacere, deve innanzitutto emozionare.
Baci, e ci vediamo a Parrrrrma! :D