- quantità di biossido di carbonio prima della rivoluzione industriale: 280 ppm
- alla fine degli anni Cinquanta: 315 ppm
- oggi: 380 ppm, e cresce di circa 2 ppm ogni anno
Negli ultimi due anni sono stati prodotti una serie di rapporti che indicano in 450 ppm la soglia che sarebbe saggio rispettare.
Finora solo gli europei e i giapponesi hanno cominciato a ridurre le loro emissioni di carbonio. Nel frattempo, le emissioni degli Stati Uniti continuano ad aumentare. Anche Cina e India hanno iniziato a produrre enormi quantità di anidride carbonica.
In un articolo pubblicato su Science, Stephen Pacala e Robert Socolow dell'Università di Princeton hanno elencato 15 "cunei di stabilizzazione": misure in grado di produrre risultati effettivi, per le quali la tecnologia è già disponibile o in via di sviluppo.
Il cambiamento climatico non si può arrestare, ma solo contenere. Questo si può fare innanzitutto cambiando le nostre abitudini. Non abbiamo scelta.
Una curiosità: in America c'è l'abitudine di ordinare cibo da asporto proveniente da ogni angolo della terra: una ricerca ha calcolato che ogni boccone di cibo percorre una media di circa 2.500 chilometri prima di raggiungere la bocca di un americano!
Per chi fosse interessato a saperne di più, consiglio l'acquisto di National Geographic, una delle più valide riviste sul mercato.

Pubblicato da Laura on sabato 6 ottobre 2007
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1 Responses to Combattere il riscaldamento globale in 15 passi

  1. Anonimo Says:
  2. IMPATTO SUI CONSUMI 100 MILA STUFE A LEGNA ECOLOGICA

    Ha senso che mi compri una stufa a legna ecologica per ridurre l'effetto serra?

    Prova ad immaginare se entro un mese 100 mila persone passassero dal gas metano od olii combustibili, alla stufa a legna ecologica.

    Se mediamente il costo del riscaldamento è di 70 € al mese, sarebbero 7 milioni di euroal mese in meno che finirebbero nelle tasche dei nemici dell'umanità.

    Inoltre diminuendo la domanda di gas e petrolio si ridurrebbe anche il loro prezzo e perciò sarebbero almeno altri 7 milioni di euro in meno al mese nelle tasche dei nemici dell'umanità.

    Poi comprando prodotti 100 Milioni di Tonnellate daresti reddito a migliaia di boscaioli.

    Se disponi di un giardino potresti alimentare la tua stufa gratis potando gli alberi.

    Se nelle tue vicinanze dei tuoi amici o dei tuoi parenti avessero un bosco, potresti anche rifornirti gratuitamente di rametti secchi e piante sfruttabili razionalmente.

    Inoltre rifletti, usa la testa, quanta anidride carbonica in meno verrebbe emessa nell'atmosfera?

    La biomassa secca e la legna ecologica si ossidano naturalmente e quindi emettono comunque gas serra.

    Bruciando legna ecologica nella tua stufa sfrutti in maniera più rapida il processo di ossidazione utilizzando il calore che invece andrebbe disperso comunque nell'atmosfera liberando anidride carbonica.

    Bisogna dare il buon esempio, se cominci tu, se questa diventasse la tua dinamica nonviolenta, vedrai che magari te ne vengono dietro veramente 100 mila.

    La biomassa secca e la legna ecologica per dirsi tali devono avere questa caratteristiche:

    - abbattimento di piante già morte senza intaccare alberi vivi

    - biomassa secca, foglie, rametti, scarti lavorazioni agricole, potature di parchi e giardini, metodo del ramo bello annuale

    - sfruttamento razionale delle foreste metodo della matricina per piccole strisce di bosco o 1 pianta ogni 4

    - salvaguardia alberi secolari, generi protetti, boschi storici, habitat, ecosistema

    - produzione locale

    - lavorazione ecologica (sega a mano, sega elettrica, cippatrice elettrica, accetta, machete, scure)

    - assenza di spese aggiuntive di costi energetici di trasporto via nave e via terra per migliaia di chilometri

    - retribuzione 20 € per ogni ora di lavoro applicata

    100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com