Ho trascorso la notte nel punto più a Nord del Mediterraneo, in compagnia di Edoardo Bennato e dei Baba Zula. Nella musica da psicodanza del ventre di questi ultimi, si fondono la memoria e i suoni del rock psichedelico degli anni Sessanta, melodie da "Mille e una notte", elettronica e strumentazione tradizionale turca. Il gruppo ha presentato un set unico e di forte impatto sonoro e visivo, con la "psicodanzatrice del ventre" (io personalmente, in quanto amante del movimento, sono rimasta incantata).
Sono molto contenta perchè in questa occasione ho rivisto dopo tanto tempo una cara amica!
Pubblicato da
Laura
on
lunedì 9 luglio 2007
Che bella recensione!! Ehi, non vorrai mica rubarmi il lavoro, vero? :D